La blefarite è un’infiammazione spesso cronica del bordo palpebrale che causa rossore, prurito e presenza di piccole squame che inglobano le ciglia.
In molti casi si manifesta in contemporanea con altre malattie della pelle.

CHE COS’È LA BLEFARITE

La blefarite è un’infiammazione spesso cronica del bordo palpebrale sostenuta da batteri e da parassiti.
Causa rossore, prurito e presenza di piccole squame che inglobano le ciglia.
La causa più frequente è il Demodex, un acaro abitualmente ospite della cute umana che occasionalmente può proliferare in maniera eccessiva, trovando come sede preferenziale il bordo palpebrale e colpendo le ghiandole di Meibomio.

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In genere il ciclo di vita del Demodex è da 2 a 3 settimane. La femmina depone da 15 a 20 uova all’interno del follicolo pilifero in prossimità delle ghiandole sebacee. Le uova si sviluppano in larve, che alla fine diventano acari adulti a otto zampe. Gli acari sono in grado di camminare circa 10 mm/h e tendono ad essere più attivi nel buio. L’infestazione da Demodex folliculorum causa iperplasia follicolare con conseguente aumento della cheratinizzazione alla base delle ciglia, formando dei manicotti e forfora alla radice. Le ciglia infestate dal Demodex diventano fragili e tendono a cadere, il paziente avverte prurito e bruciore in particolare al mattino.

COME SI CURA LA BLEFARITE

In caso di blefarite, l’igiene palpebrale deve essere accurata e prolungata per molto tempo: impacchi caldi, detersione profonda  del bordo palpebrale con sostanze a base di Tea Tree Oil, antibiotici locali come terapia domiciliare, specillazione e spremitura delle ghiandole di Meibomio, trattamento con luce pulsata (IPL).

IL TRATTAMENTO CON LA LUCE PULSATA – IPL

Il trattamento con luce pulsata è una nuova tecnologia molto efficace per la cura della blefarite.

La sua azione é quella di eradicare il Demodex Mites, parassita presente sulle ciglia nel 50% dei pazienti affetti da blefarite, e di ridurre il carico batterico sulle palpebre come per il Bacillus olerinus, che prospera sulla cute dei pazienti affetti dalla rosacea.

La luce pulsata stimola inoltre le ghiandole di Meibomio a riprendere il loro normale funzionamento e non solo.
Il trattamento prevede un protocollo di 4 sedute intervallate nel tempo, la seduta è indolore, dura 30 minuti e il paziente è disteso comodamente sul lettino.

La prima parte del trattamento (OPE) consiste, senza uso di gel, nel contatto del manipolo dello strumento che emette flash di luce policromatica nella zona della palpebra inferiore, zigomi e della tempia, mentre gli occhi sono protetti da appositi occhialini. L’effetto è quello di stimolare l’attività delle ghiandole di Meibomio.

Nella seconda fase (Light Modulation) si sostituiscono gli occhialini con una speciale maschera che si appoggia sul viso per 15 minuti ed emette una luce rossa per la fotobiostimolazione. L’effetto è un delicato riscaldamento endogeno delle palpebre che facilita la fuoriuscita della componente oleosa prodotta dalle ghiandole.

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