Il rendimento scolastico di un bambino può essere influenzato da tanti fattori, e la vista è uno dei più importanti. Un difetto visivo non riconosciuto in tempo può rendere più difficile la concentrazione, la lettura e lo studio quotidiano. Per fortuna, con una diagnosi precoce e le giuste soluzioni, questi problemi si possono affrontare con ottimi risultati.

I difetti visivi più comuni nei bambini

Tra i disturbi più frequenti c’è l’ipermetropia, cioè la difficoltà a mettere a fuoco gli oggetti sia vicini che lontani. È spesso legata alla conformazione dell’occhio e nei primi anni di vita può passare inosservata: molti bambini infatti riescono a compensare il difetto inconsapevolmente, facendo uno sforzo di accomodazione.
Questo impegno visivo, però, può causare mal di testa, bruciore, occhi che lacrimano e rendere più difficile la concentrazione sui compiti o la lettura alla lavagna.

Perché la diagnosi precoce è decisiva

Individuare l’ipermetropia (o altri difetti visivi) già in età prescolare permette non solo di migliorare la qualità della vita del bambino, ma anche di prevenire complicazioni come lo strabismo o l’ambliopia (“occhio pigro”). Se non trattata, quest’ultima può portare a una riduzione permanente della capacità visiva.

Vista e nuove abitudini digitali

Oggi i bambini trascorrono molto più tempo davanti a tablet, computer e lavagne multimediali rispetto al passato. Questo rende ancora più importante avere una buona salute visiva, perché occhi già sottoposti a uno sforzo quotidiano non devono affrontare anche un difetto non corretto.

Un consiglio per i genitori

Non aspettare che il bambino si lamenti di fastidi: spesso non si rende conto di avere un problema, perché non ha termini di paragone. Un controllo oculistico in età prescolare e prima dell’inizio della scuola primaria è il modo migliore per garantire al piccolo studente un percorso scolastico sereno.

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